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Ambienti completamente rinnovati e più accoglienti per l’U.O.C. Medicina Fisica e Riabilitazione

Ambienti completamente rinnovati e più accoglienti per l’U.O.C. Medicina Fisica e Riabilitazione

Del corridoio buio di una volta, con alle pareti gli inevitabili segni del tempo non vi è più traccia: al suo posto una corsia del tutto rinnovata, molto più luminosa e accogliente. Un cambiamento che fa quasi pensare, una volta varcata la porta del reparto, di essere entrati in un nuovo ospedale. Siamo all’Unità Spinale/Unità Gravi Cerebrolesioni dell’U.O.C. di Medicina Fisica e Riabilitazione, al 1° piano dell’area A dell’ospedale S. Bortolo, che nelle corse settimane è stata oggetto di un approfondito intervento di ristrutturazione, oggi inaugurato ufficialmente.

Pavimentazione, pareti, soffitti e arredi sono stati infatti completamente rinnovati, ottenendo un ambiente molto più moderno e gradevole esteticamernte.

I lavori, per un valore di circa 160 mila euro, sono stati compiuti grazie ad un intervento dell’ing. Nicola Amenduni, mentre i nuovi arredi sono stati acquistati dall’Azienda, con un investimento di ulteriori 30 mila euro.

La ristrutturazione è stata compiuta nel periodo estivo ed è durata circa due mesi, con notevole impegno anche sul piano organizzativo: è stata infatti condotta senza interrompere l’attività del Reparto, ma solo riducendo temporaneamente i posti letto e garantendo comunque in questo modo un pieno supporto ai pazienti più complessi e bisognosi di assistenza. Durante i lavori, il reparto è stato di fatto diviso in due, concentrando l’attività sanitaria su circa metà della superficie mentre il cantiere procedeva nell’altra metà, e quindi invertendo gli spazi per completare le opere, trasferendo così letti e apparecchiature per tre volte nel giro di due mesi.

Un grande impegno, ma ben ripagato dal risultato finale, la cui valenza va oltre l’estetica fine a se stessa, come sottolinea il dott. Giannettore Bertagnoni, direttore dell’U.O.C. di Medicina Fisica e Riabilitazione: «Ora l’impatto è completamente diverso rispetto all’ambiente del passato, un po’ scuro e con vari rattoppi com’è normale che sia con il passare del tempo: l’impressione entrando in reparto è quella di trovarsi in un ospedale di nuova generazione, molto più luminoso e ordinato. E sicuramente essere ricoverati in uno spazio accogliente e gradevole ha delle ricadute positive sullo stato d’animo dei pazienti, così come dei familiari; tanto più che nel nostro reparto la durata delle degenze può essere anche di più mesi. Voglio quindi esprimere il mio più sincero ringraziamento all’ing. Amenduni per suo intervento e per la sensibilità che ha sempre dimostrato nei confronti delle necessità del nostro reparto, ricordando che già in passato aveva finanziato la ristrutturazioone dell’area polifunzionale che utilizziamo per gli incontri con i familiari, le attività ricreative e gli esercizi di rieducazione».

Un ringraziamento al quale si unisce il Direttore Generale dell’ULSS 8 Giovanni Pavesi: «Desidero espliremere la mia riconoscenza all’ing. Amenduni e alla sua famiglia per la loro attenzione nei confronti del nostro ospedale, che in questa occasione si è concretizzata in un intervento che riteniamo molto importante, perchè ci consente di dare maggiore concretezza a quell’impegno per l’umanizzazione dell’assistenza sanitaria che rappresenta un impegno prioritario, la cui importanza spesso viene sottolineata anche dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia. È indubbio infatti che entrare – o essere ospitati – in un reparto con un ambiente non solo pulito, ma anche moderno e luminoso, con arredi recenti, contribuisce in modo importante ad una buona sensazione di accoglienza. Perchè mettere i pazienti e i loro familiari a proprio agio, offrire loro un ambiente sereno, non è un lusso, ma è parte integrante dell’assistenza e quindi dei nostri doveri. Per questo motivo negli ultimi due anni, oltre all’acquisizione di nuove tecnologie, come Direzione abbiamo destinato risorse importanti al rinnovo degli spazi nei nostri ospedali che necessitavano di essere migliorati, e altri interventi sono allo studio, con l’auspicio di poter contare per questi investimenti anche in futuro sulla grande generosità del tessuto economico e sociale vicentino».

L’Unità Operativa Complessa di Medicina Fisica e Riabilitazione assiste ogni anno circa 150 pazienti in gravi condizioni, dall’età evolutiva sino all’adulto ed anziano con patologie complesse. Garantisce una pluralità di interventi diagnostico-riabilitativi secondo percorsi di assistenza che sono sempre personalizzati, con l’obiettivo di favorire la migliore e più rapida ripresa delle funzioni cognitive e motorie o – in caso di danni permanenti – contribuire alla riabilitazione del paziente per il recupero del livello più elevato di autonomia. In particolare, all’interno del reparto  operano l’Unità Spitale e l’Unità Gavi Cerebrolesioni, che accolgono pazienti con mielolesioni e gravi cerebrolesioni acquisite, ai quali si garantisce assistenza con livelli di complessità clinico-assistenziali ad alto impegno (alte specialità riabilitative di III livello).

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