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L’Ospedale di Comunità di Noventa si trasferisce momentaneamente a Lonigo

L’Ospedale di Comunità di Noventa si trasferisce momentaneamente a Lonigo

Il provvedimento è temporaneo, per garantire la continuità del servizio durante il cantiere nell’ambito del polo ospedaliero di Noventa, ed è stato concordato dall’ULSS 8 Berica con le Amministrazioni Comunali di Noventa e Lonigo.

Prosegue a ritmo serrato il percorso che porterà alla realizzazione di diciotto interventi infrastrutturali (nove Case della Comunità, quattro Ospedali di Comunità e cinque Centrale Operativa Territoriale) finanziati tramite i fondi PNRR e fondi regionali, per complessivi 35,1 milioni di euro di investimenti. La realizzazione dell’Ospedale di Comunità previsto nell’ambito del Presidio Ospedaliero di Noventa Vicentina richiede inevitabilmente una serie di interventi strutturali, edili ed impiantistici, che interessano il Secondo Piano e la conseguente allocazione temporanea dell’attuale Ospedale di Comunità in una sede diversa individuata nel Presidio Ospedaliero di Lonigo.

Si tratta di uno spostamento doveroso, ma temporaneo coincidente alla tempistica necessaria per ultimare i lavori. Un intervento strutturale di questa portata comporta inevitabilmente il coinvolgimento di più soggetti: l’Azienda Sanitaria, il personale dipendente e la Comunità Locale. L’individuazione della temporanea allocazione è infatti il risultato di un dialogo tra le due Amministrazioni Comunali di Noventa e Lonigo e l’Azienda Sanitaria, la quale ha proposto una soluzione che potesse garantire il minor disagio possibile all’utenza e ai propri dipendenti. Le strutture di Noventa e Lonigo avranno, al termine dei lavori, due Ospedali di Comunità che garantiranno numerosi servizi ai cittadini per un totale di 48 posti letto con un investimento complessivo di circa 4 milioni e 600 mila euro finanziato con risorse provenienti dal PNRR e con fondi regionali.

«Per poter avviare il cantiere si è reso, quindi, necessario trasferire alcuni servizi presenti nelle strutture interessate. Ringrazio il personale dipendente, la mia Direzione, il Comune di Noventa e Lonigo e i Sindaci per averci supportato in questo momento permettendoci così di garantire i servizi all’utenza e il prosieguo delle attività di cantiere al fine di rispettare i tempi per l’esecuzione dei lavori. Da parte dell’Amministrazione dell’Ulss ci sarà il massimo impegno per garantire le tempistiche per la realizzazione degli interventi di riqualificazione e ampliamento certi che queste opere rappresentano una straordinaria opportunità per potenziare e ripensare l’organizzazione dei servizi sanitari e sociosanitari, rafforzando in particolare l’offerta rivolta alle fasce più deboli della popolazione», dichiara il Direttore Generale dell’Ulss 8 Berica Patrizia Simionato.

«Questi attesi interventi di riqualificazione sono un segnale importante per il nostro ospedale – sottolinea Mattia Veronese, Sindaco di Noventa Vicentina -. Ringraziamo la direzione Ulss per il coinvolgimento dell’Amministrazione in queste scelte e per una comunicazione tempestiva ad utenti e personale sanitario. Gli inevitabili disagi dovuti alla logistica dei cantieri sono comprensibili ma il risultato finale sarà sicuramente riconosciuto da tutta la cittadinanza. Confido solo che i tempi di intervento siano rispettati come da programma».

«Buone notizie per il nostro ospedale di Lonigo – dichiara Pierluigi Giacomello, Sindaco di Lonigo – che, grazie ai fondi del PNRR, può disporre di 4,7 milioni di euro di cui 2,5 destinati alla realizzazione della Casa di Comunità e 2,2 per l’avvio dei lavori dell’Ospedale di Comunità. Un ulteriore passo avanti che, oltre che confermare la valenza provinciale dell’ospedale per la riabilitazione cardiologica, polmonare e generale, con i suoi 110 posti già previsti nelle schede regionali, potrà ora aggiungere i servizi H24 della Casa di Comunità e ulteriori 24 posti per l’Ospedale di Comunità. Grazie alla Direzione dell’Ulss 8 Berica per la proficua e costante collaborazione che si sta estendendo con nuovi progetti anche su altri fronti, come l’assistenza diurna per i malati di Alzheimer e le persone anziane non autosufficienti».

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