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Una donazione di 120 mila euro per la Pneumologia del S. Bortolo

Una donazione di 120 mila euro per la Pneumologia del S. Bortolo

La donazione, effettuata da Silvana e Bruno Mastrotto, ha consentito di acquistare 5 ventilatori di ultima generazione per il supporto respiratorio ai pazienti Covid ricoverati nel reparto.

Sono arrivati in questi giorni al San Bortolo i 5 ventilatori di ultima generazione donati da Silvana e Bruno Mastrotto al reparto di Pneumologia dell’ospedale di Vicenza, dove saranno utilizzati per l’assistenza respiratoria in regime semintensivo dei pazienti Covid con grave insufficienza respiratoria. Le nuove apparecchiature, del valore complessivo di 120 mila euro, sono tra le più all’avanguardia e sono dotate di una serie di funzioni e di accessori in grado di rendere il loro utilizzo ancora più efficace e semplice per il personale sanitario. Tra queste funzioni spiccano, tra le altre, il pannello “Polmone Dinamico”, che consente una visualizzazione in tempo reale dei movimenti del polmone del paziente, sincronizzato con la respirazione effettiva in risposta ai parametri ventilatori impostati, con la possibilità di aggiustare subito eventuali anomalie, e la nebulizzazione pneumatica, con flusso del nebulizzatore sincronizzato con la fase inspiratoria di ogni singolo respiro.

«Sicuramente questi ventilatori rappresentano un ausilio prezioso – sottolinea il dott. Giuseppe Idotta, direttore della Pneumologia dell’ospedale di Vicenza – per aiutare i pazienti ad affrontare quella che come tutti ormai sappiamo è tra le principali e più gravi conseguenze del Covid, ovvero la grave insufficienza respiratoria. Come noto, durante l’estate, seguendo il piano della Regione Veneto, abbiamo raddoppiato i posti letto in Pneumologia, da 10 a 20, attrezzandoci per un’assistenza che di fatto è di livello semintensivo, con il paziente cosciente ma sedato per meglio gestire l’agitazione derivante dalla forte difficoltà respiratoria. Si tratta di un impegno di grande intensità assistenziale per tutto lo staff del reparto e strategico per i pazienti, la maggior parte dei quali in questo modo riesce a evitare il ricovero in rianimazione. L’impiego di questi ventilatori non si esaurirà però con l’emergenza Covid, che ci auguriamo sia la più breve possibile, ma proseguirà anche negli anni a venire: essi infatti verranno utilizzati per il trattamento dell’insufficienza respiratoria acuta e acuta su cronica dei pazienti affetti, ad esempio, da polmoniti severe complicate, da broncopneumopatia cronica ostruttiva in fase avanzata e da malattie neuromuscolari come la SLA.  Ringrazio dunque Silvana e Bruno Mastrotto per il loro gesto di grande generosità».

Una donazione che è arrivata al San Bortolo superando anche le difficoltà di fornitura in un momento in cui la richiesta di questo tipo di apparecchiature è elevatissima, da tutto il mondo, e certamente superiore alla capacità di risposta dei produttori.

«A nome di tutta l’ULSS 8 Berica – sottolinea il Direttore Generale Giovanni Pavesi – desidero ringraziare Silvana e Bruno Mastrotto per la loro grande sensibilità nei confronti delle strutture sanitarie del territorio, dimostrata dal sostegno fornito anche ad altri importanti progetti negli ultimi anni. È un momento di massimo sforzo da parte di tutte le strutture sanitarie e gesti come questo, oltre alla disponibilità di strumentazioni estremamente utili, rappresentano anche un segnale di condivisione e supporto che fa bene anche al morale di tutti gli operatori sanitari impegnati da quasi un anno ormai nell’assistenza ai pazienti Covid».

Il tutto grazie ad un’iniziativa nata in estate all’interessamento di Silvana e Bruno Mastrotto e su suggerimento del dott. Giorgio Gentilin, ex sindaco di Arzignano e medico specialista in Pneumologia: «L’idea – spiega il dott. Gentilin – è nata pensando a cosa sarebbe potuto servire in previsione di una “seconda ondata”, che poi puntualmente si è verificata, e devo dire che Silvana e Bruno Mastrotto si sono dimostrati subito estremamente sensibili al tema. Un tema che a livello professionale conosco bene, avendo seguito direttamente già alla fine degli anni Novanta, come medico dell’allora ULSS 5 Ovest Vicentino, l’introduzione dell’assistenza ventilatoria come metodica, non solo nei pazienti ricoverati in ospedale ma anche a domicilio».

«In questi mesi di profonda sofferenza, che ha colpito anche il territorio di Arzignano – spiegano Silvana e Bruno Mastrotto – non potevamo assistere senza offrire un nostro contributo. Come in altre occasioni ci è sembrato naturale dare un supporto alla nostra ULSS e, grazie alla collaborazione del dott. Gentilin, è stata individuata l’Unità di Pneumologia dell’ospedale di Vicenza, dove si lavora in prima linea. Queste apparecchiature sono preziose e necessarie in questo momento epocale, ma potranno continuare ad aiutare i pazienti anche quando la pandemia sarà passata».

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