Please ensure Javascript is enabled for purposes of website accessibility

Ultime news

/
/
Servizio 118 e Pronto Soccorso: nuovo protocollo per l’assistenza inclusiva ai non vedenti e ipovedenti e ai loro accompagnatori

Servizio 118 e Pronto Soccorso: nuovo protocollo per l’assistenza inclusiva ai non vedenti e ipovedenti e ai loro accompagnatori

L’iniziativa è il risultato della collaborazione tra l’ULSS 8 Berica e la sezione provinciale di Vicenza dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI)

Offrire percorsi di presa in carico non solo efficaci e tempestivi sul piano clinico, ma anche inclusivi nelle modalità con cui la persona viene assistita. Con questo obiettivo l’ULSS 8 Berica, in collaborazione con la sezione provinciale di Vicenza dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI), ha messo a punto un innovativo protocollo operativo per gli operatori della Centrale Suem 118 e di tutti i Pronto Soccorso aziendali (Vicenza, Arzignano, Noventa Vicentina e Valdagno, oltre che il Punto di Primo Intervento di Lonigo), che sarà attivato una volta svolto uno specifico percorso di formazione.

L’ambito di applicazione del progetto comprende tutte le fasi dell’assistenza, dall’intervento sul luogo dell’emergenza fino alla presa in carico da parte del Pronto Soccorso, al fine di migliorare l’esperienza del paziente ipovedente o non vedente (o dell’eventuale accompagnatore con disabilità visiva) e prevenire e ridurre il rischi di errori comunicativi.

«Lo spunto per questa iniziativa è venuta da una segnalazione che era arrivata alla Direzione – spiega la dott.ssa Patrizia Simionato, Direttore Generale dell’ULSS8 Berica – da parte di una persona non vedente dopo un’esperienza in Pronto Soccorso che aveva evidenziato alcuni aspetti migliorabili. Abbiamo sempre creduto nell’importanza di ascoltare gli utenti e di impegnarci per capire se ci sono delle aree di miglioramento e così abbiamo avviato un confronto costruttivo con i rappresentanti della sezione provinciale di UICI, trasformando una segnalazione critica in un progetto del quale potranno trarre beneficio centinaia di persone. La definizione e adozione di questo protocollo conferma dunque l’impegno della nostra Azienda nel promuovere e assicurare prestazioni assistenziali inclusive e si inserisce nell’ambito di una più generale attenzione alla presa in carico della persona nel suo insieme e non solo della patologia».

In Pronto Soccorso

Il numero di pazienti con disabilità visiva segnalati dall’UICI ammontano a 1.100 sull’intera provincia.

Per loro, il nuovo protocollo prevede che in Pronto Soccorso venga consentito agli accompagnatori o cargiver la possibilità di restare per tutto il tempo accanto alla persona non vedente o ipovedente, anziché restare in sala di attesa.

Una presenza, quella dell’accompagnatore, che deve essere tenuta in specifica considerazione: il protocollo prevede infatti che il personale di Pronto Soccorso e i volontari forniscano il supporto necessario anche all’accompagnatore per garantire un’assistenza efficace e lo contattino periodicamente per eventuali esigenze personali o di comunicazione rispetto all’andamento dell’assistenza al paziente.

Il personale dell’Azienda e i volontari che operano in Pronto Soccorso saranno formati per fornire informazioni chiare, semplici e complete oltre che appropriate nei confronti del paziente e dell’accompagnatore, descrivendo verbalmente l’ambiente circostante, gli eventuali ostacoli presenti e le procedure in corso, oltre che aggiornando il paziente sullo stato di avanzamento dell’attesa e delle eventuali tempistiche, quando possibile.  Inoltre gli operatori sanitari e i volontari saranno formati anche per offrire supporto fisico adeguato, come guidare il paziente non vedente offrendo il proprio braccio e descrivendo eventuali cambi di direzione e/o ostacoli.

In ambulanza

Inoltre, in caso di uscita dell’ambulanza per l’assistenza ad un paziente non vedente, l’accompagnatore o caregiver potrà salire insieme a lui a bordo dell’ambulanza e durante il tragitto il personale sanitario avrà cura di spiegare a voce, in modo semplice, le procedure eventualmente in corso.

Analoghe attenzioni sono previste inoltre nel caso in cui la disabilità visiva riguardi non il paziente ma il suo accompagnatore.

Le linee guida per i pazienti e accompagnatori

Parallelamente, il protocollo sottoscritto con l’UICI prevede anche alcune raccomandazioni per i non vedenti o ipovedenti e i loro accompagnatori, al fine di agevolare l’applicazione delle linee guida concordate.

In particolare, in caso di richiesta di assistenza alla centrale del Suem 118 si chiede di informare l’operatore della disabilità visiva del paziente o dell’eventuale disabilità visiva dell’accompagnatore, cosicché l’equipaggio dell’ambulanza sia preparato a fornire l’assistenza adeguata.

Analogamente, in caso di accesso diretto al Pronto Soccorso, non appena giunti al triage è importante che il paziente o l’accompagnatore informino tempestivamente della disabilità visiva, propria o dell’altra persona, al fine di garantire un’adeguata accoglienza.

Torna in alto