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Progetto per la scuola secondaria di II° grado: "L’azione educativa è un’azione collettiva - Primo e Secondo percorso formativo per gli insegnanti: Governance educativa/organizzativa e Conduzione dei Consigli di Classe
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Progetto per la scuola secondaria di II° grado: “L’azione educativa è un’azione collettiva – Primo e Secondo percorso formativo per gli insegnanti: Governance educativa/organizzativa e Conduzione dei Consigli di Classe

Unità Operative

Servizio promotore: Servizio Territoriale per le Dipendenze SerD Vicenza Azienda ULSS 8 “Berica” (Titolare), in collaborazione con Centro Studi del Centro Vicentino di Solidarietà CEIS Onlus.

Referenti di progetto: Dott. Davide Toffanin (Ser.D. Vicenza), Dott.ssa Paola Bettini (Ser.D. Vicenza), Dott. Marcello Manea (Centro Studi CEIS Onlus)

Descrizione del problema e analisi di contesto

Oggi nei nostri territori ci troviamo di fronte a un malessere giovanile che si manifesta in varie forme: demotivazione rispetto allo studio (con il rischio di bocciature e abbandoni scolastici), ritiro dentro mondi virtuali (la pervasività dei social network è in aumento), nonché consumo di alcol e di sostanze psicoattive. Questo malessere non necessariamente è sintomo di disagio, se non in quei casi – minoritari – in cui da “transitorio” (legato a sperimentazione, trasgressione), rischia di diventare “identitario” (un consumo che diventa pervasivo e si rivela un mezzo per affrontare le difficoltà e le fatiche della vita) e di dipendenza. L’incontro con le nuove generazioni è fonte di fatica e disorientamento per molti adulti anche all’interno della scuola. Da qualche anno a Vicenza gli operatori del SerD, di altri servizi pubblici, del privato sociale e gli insegnanti di alcune scuole superiori del territorio, hanno avviato un percorso di riflessione comune su come fare prevenzione del malessere o, meglio, promozione del benessere con le nuove generazioni arrivando ad elaborare una nuova ipotesi: la promozione del benessere dei giovani è un’azione educativa continuativa e collettiva. Come nella sua storia ha più volte dimostrato, la scuola può essere un trampolino verso la promozione umana e sociale, favorendo nei ragazzi l’acquisizione di abilità utili a emanciparsi da condizioni di svantaggio sociale e a fronteggiare i compiti della vita. Una buona esperienza scolastica – dicono le ricerche – costituisce un importante fattore protettivo della salute, preventivo rispetto a forme di abuso e dipendenza da sostanze (così come di altre forme di malessere). Per contro, fallimenti scolastici, abbandoni, frustrazioni rappresentano un fattore di rischio della salute che è necessario ridurre. Una buona esperienza scolastica non è data solo dalla qualità della didattica, ma dalla qualità delle interazioni che si svolgono tra insegnanti, tra studenti e insegnanti, tra studenti, insegnanti e famiglie, ecc. In quest’ottica è cruciale la figura del coordinatore di classe. Una funzione storicamente istituita proprio per coordinare il pensiero e le decisioni all’interno del sistema-classe, che trova il suo luogo di massima espressione nei consigli di classe, dove prende corpo – o viene disconfermata – l’ipotesi dell’azione educativa come azione collettiva.

A partire da queste ipotesi vengono proposti due percorsi di prevenzione/formazione che possono essere intrapresi anche distintamente tra di loro: il primo con l’obiettivo di costituire nella scuola un gruppo di governance educativa costituito da coordinatori di classe (allargato a quegli insegnanti che più hanno a cuore la vita organizzativa della scuola) e dal dirigente, che si occupi non solo delle problematiche della propria classe, ma dell’intero istituto.

Il secondo percorso ha l’obiettivo di promuovere l’acquisizione e l’utilizzo di strumenti pratici e operativi, che permettano al consiglio di classe di raggiungere gli obiettivi a cui è preposto.

PRIMO PERCORSO FORMATIVO

Creazione di un gruppo di Governance educativa-organizzativa

Emerge spesso nei racconti dei coordinatori una sensazione di solitudine rispetto ai colleghi, un senso di distanza da genitori e ragazzi. Per questo alla fine si preferisce ancora delegare gli interventi di prevenzione all’esperto, oppure adottare modalità sanzionatorie, di controllo. In altri casi si lascia al singolo insegnante volonteroso o allo psicologo della scuola il compito di farsi carico delle problematiche presenti. Sovente gli insegnanti che assumono (o a cui viene assegnata) la funzione di coordinatore si trovano impreparati. La apprendono sul campo, con una formazione da autodidatti. E’ importante valorizzare le competenze di cui necessita questa funzione. Le competenze che acquisiscono gli insegnanti/ coordinatori si declinano in particolare nella gestione dei consigli di classe. Tuttavia la funzione di coordinamento non può essere svolta dal coordinatore da solo, per quanto capace e preparato. Occorre un sostegno più ampio. E’ proprio prendendo consapevolezza della solitudine del coordinatore e della complessità della sua funzione che si è riconosciuta la necessità strategica di costituire nelle scuole un gruppo di governante educativa. Un gruppo di coordinatori di classe (allargato a quegli insegnanti che più hanno a cuore la vita organizzativa della scuola) che si occupi -preoccupi non solo della propria classe, ma dell’intero istituto, insieme al Dirigente scolastico.

Beneficiari

Insegnanti coordinatori della Scuola Secondaria di II° (12-15 docenti per gruppo).

Incontri Titolo Descrizione
Essere coordinatori nella scuola di oggi. Attraverso un’esercitazione si esploreranno le diverse rappresentazioni dell’organizzazione scolastica e come queste orientano/influenzano l’esercizio della funzione di coordinatore.
Coordinare e integrare le diversità (di interessi, desideri, rappresentazioni…). Nella vita scolastica ci si confronta con le difficoltà di tenere insieme visioni spesso divergenti, a volte conflittuali tra di loro, di chi opera ogni giorno in questo contesto. A volte queste diversità sembrano diventare avversità. La funzione del coordinatore è far sì che questa diversità non diventi distruttività, ma trovi possibilità di convivenza e si riconosca in una comune ricerca di senso dentro l’organizzazione scolastica, caratterizzata da una poliedricità di interessi e di posizioni personali. Verranno utilizzati gli strumenti della media education per esplorare questo territorio di ricerca.
Coordinare i processi decisionali. Spesso nel consiglio di classe ci si trova a dover prendere decisioni su questioni cruciali, rispetto alle quali non è facile decidere in un modo che sia sentito come “soddisfacente” da tutti. Attraverso un’esercitazione sarà possibile approfondire le diverse tappe del processo decisionale e sperimentare l’approccio verso una condivisione decisionale.
Coordinare e condurre gruppi: l’importanza di esercitare una leadership costruttiva e diffusa. Assumere una funzione di coordinamento all’interno del sistema classe (sistema complesso fatto di diversi attori: studenti, insegnati, genitori, territorio…) richiede di saper esercitare una leadership costruttiva. Ossia di saper valorizzare tutto ciò che viene percepito come costruttivo per il buon funzionamento del sistema. Fino 60 ad approdare ad una sorta di “leadership diffusa”. Occorre quindi apprendere e consolidare una modalità di leadership in grado di valorizzare il contributo delle diverse soggettività e apportare linfa vitale al lavoro del gruppo stesso.
La valutazione dialogica del percorso. La valutazione, nell’approccio dialogico, rappresenta un ulteriore momento per rifocalizzare gli apprendimenti emersi durante il percorso, per fare sintesi delle diverse
posizioni e dei mondi culturali che sono stati esplorati, infine per pensare a nuove progettualità.

Obiettivo generale

Migliorare la gestione delle problematiche educative all’interno della scuola. L’idea di fondo su cui si basa il percorso formativo è quella di aiutare gli insegnanti e il dirigente a costruire mappe condivise per leggere e affrontare le difficoltà presenti all’interno della scuola. Potersi sentire non da soli ma in rete dentro la scuola (costruire cioè una sorta di management reticolare dei problemi) consente di essere un po’ più co-autori della vita organizzativa della scuola.

Obiettivo specifico

Costruire nuove competenze utili al dirigente scolastico per favorire l’analisi e la discussione all’interno del gruppo di insegnanti coordinatori.
Avviare una sperimentazione della gestione di alcune problematiche presenti nella scuola da parte del gruppo stesso e del dirigente. Il gruppo diventerebbe quindi un luogo di consultazione dove possono emergere le diverse prospettive, dove si sperimentano nuovi processi di discutibilità dei problemi in modo più efficace e innovativo.

Articolazione del progetto

Sono previsti 5 incontri di 3 ore diretti con il gruppo e dei momenti di monitoraggio con la dirigenza e il referente di progetto.

SECONDO PERCORSO FORMATIVO

Strumenti e metodi per la conduzione del Consiglio di Classe

Nella scuola è fondamentale valorizzare la risorsa del gruppo-classe. Luogo dove è possibile produrre esperienze significative. Esperienze capaci di contrastare il fenomeno del consumo di sostanze e di evitare l’approdo in altre forme sperimentazioni rischiose. All’interno della scuola i coordinatori di classe rappresentano una funzione importante e centrale nella conduzione del gruppo-classe; tuttavia hanno un conferimento al ruolo molto debole. Occorre sostenere il ruolo all’interno dei processi organizzativi e le competenze per l’esercizio della funzione di conduzione/ coordinamento del gruppo-classe. Il consiglio di classe, quale gruppo di lavoro che converge su alcuni obiettivi, dovrebbe essere dotato di un metodo di lavoro chiaro e condiviso; il coordinatore o chi svolge funzioni di coordinamento dovrebbe armonizzare, raccordare i soggetti coinvolti nell’azione educativa, facilitare il confronto e la comunicazione. E’ quindi necessario promuovere l’acquisizione e l’utilizzo di strumenti pratici e operativi, che permettano al gruppo di raggiungere gli obiettivi prefissati. Spesso, infatti, i gruppi appiattiscono la propria potenza di analisi, di soluzione di problemi, di individuazione di nuovi obiettivi per una mancanza di metodi e strumenti di lavoro adeguati.

Beneficiari

Insegnanti coordinatori della Scuola Secondaria di II° grado (12-15 docenti per gruppo).

Obiettivo generale

Conoscere e sperimentare l’uso di strumenti utili alla conduzione di un consiglio di classe, anche attraverso l’utilizzo della supervisione.

Obiettivo specifico

Approfondire l’uso di tecniche e di strumenti utili a facilitare la comunicazione, all’emersione e alla risoluzione dei problemi, al prendere decisioni, al monitorare e valutare all’interno del Consiglio di Classe (Cdc).

Articolazione del progetto

Il percorso si articola in 4 incontri di carattere formativo e 2 di supervisione distribuiti durante l’anno scolastico, presso l’Istituto scolastico aderente al progetto. Le attività formative avranno fondamentalmente una connotazione esperienziale; verranno utilizzate metodologie attive e partecipate, alternate a momenti di spiegazione teorica. Al termine di ogni incontro si prevede la consegna di materiale formativo (cartaceo/online) e la proposta di elaborazioni individuali. Sarà previsto un supporto online per le discussioni di gruppo e la condivisione di materiali formativi dedicati ai partecipanti.

Contenuti del programma Durata
1° incontro: patti chiari! Il consiglio di classe come gruppo di lavoro, la chiarezza degli scopi, l’organizzazione, le relazioni e la comunicazione interna, l’attivazione delle risorse individuabili. Strumenti di presentazione e formazione del gruppo. Il contratto iniziale: come e con quali strumenti lavorerà il CdC. 3 ore
2° incontro: guidare un CdC Il ruolo e la costruzione dell’agenda del conduttore. Sperimentazione di conduzioni direttive e partecipative. Il materiale necessario per un incontro di CdC. Monitoraggio del processo di gruppo del CdC. 3 ore
3° incontro: supervisione CdC La supervisione come analisi degli strumenti utilizzati durante i consigli di classe su casi portati direttamente dagli insegnati. 2 ore
4° incontro: strumenti per tutti i gusti! Panoramica fra gli studenti utilizzati nei gruppi e individuazione di quelli più adatti ad un CdC. Strumenti di emersione, decisione, confronto/condivisione, analisi, pianificazione. Strumenti razionali, creativi. 3 ore
5° incontro: no problem, tagliamo la testa al toro! Sperimentazione del problem solving e monitoraggio dei processi decisionali di un CdC. Dall’individuazione del problema alle proposte di soluzione, alla decisione alla messa in atto di azioni. 3 ore
6° incontro: supervisione CdC e valutazione dell’intero percorso La supervisione come analisi degli strumenti utilizzati durante i consigli di classe su casi portati direttamente dagli insegnati. La valutazione tramite: questionario pre e post del percorso e valutazione dialogica finale. 2 ore

Monitoraggio e valutazione

Sono previsti strumenti di verifica puntuali, da somministrare al termine di ogni incontro formativo, e strumenti di valutazione complessivi del percorso, atti a evidenziare indicatori di processo e di risultato dell’iniziativa. Inoltre verrà dato spazio ad una valutazione di tipo dialogico con i soggetti coinvolti, al fine di far emergere elementi utili alla riprogettazione dell’evento.

Piano costi

Il costo è parzialmente finanziato dall’Azienda ULSS 8 “Berica”. Si chiede una quota di compartecipazione alle scuole.

Vincolo di progetto

Si prevede il lavoro in massimo quattro scuole.

Modalità di accesso

Per richiedere l’attivazione del progetto nella propria Scuola, è necessario compilare il modulo Google presente al seguente link https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfwPx5LOZOwK0dMuNhQumT5tsP2HSfVuvL7PPycHZHHEaslUA/viewform?vc=0&c=0&w=1&flr=0 entro il 31.10.2024.

Recapiti e punti di erogazione

Elenco dei recapiti e punti di erogazioni afferenti a questa prestazione.

Telefono:
0444 752221

dal Lunedì al Venerdì dalle 9.00 alle 12.00.

0444 756032

dal Lunedì al Venerdì dalle 9.00 alle 12.00

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