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Inaugurato il primo stralcio del nuovo ospedale di Arzignano-Montecchio Maggiore

Inaugurato il primo stralcio del nuovo ospedale di Arzignano-Montecchio Maggiore

La cerimonia si è svolta oggi alla presenza del Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia.  Frutto di un investimento di 135 milioni di euro, la struttura può contare su 225 posti letto e standard all’avanguardia per le soluzioni costruttive, le tecnologie e il confort degli utenti.

È stato inaugurato questa mattina, alla presenza del Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, il primo stralcio del nuovo ospedale di Arzignano-Montecchio Maggiore, che per i suoi standard progettuali e costruttivi, le dotazioni tecnologiche e l’attenzione al confort e accoglienza degli utenti si pone come una struttura all’avanguardia tra le strutture ospedaliere regionali e nazionali.

Le caratteristiche del nuovo ospedale

È una struttura composta da due emicicli (Nord e Sud) e una piastra centrale, oltre ad un polo logistico e un polo tecnologico.

La sua realizzazione avverrà a stralci (due) ed il cronoprogramma prevede il completamento dell’opera dal punto di vista edilizio entro l’anno 2027.

Il primo stralcio, inaugurato oggi, comprende 3 semipiani dell’Emiciclo Nord. 

L’Ospedale si svilupperà su una superficie complessiva di 49 mila mq, articolati su 8 piani (di cui 6 con attività sanitaria e due dedicati ad aree tecniche).

I posti letto ordinari sono 225, così come previsto da DGR 614/2019, di cui 32 camere singole e i rimanenti in camere doppie; a questi si aggiungono 10 posti letto per l’Osservazione Breve Intensiva in Pronto Soccorso; 12 per il Servizio di Dialisi, 6 per l’OBI pediatrico e ostetrico, 18 culle in Pediatria, oltre a 12 posti letto di Ospedale di Comunità.

Elevato sarà il comfort ospedaliero con stanze di degenza dotate esclusivamente di uno o due letti e tutti i posti letto possono beneficiare dei più innovativi sistemi di servizio per i degenti, quali connessione Internet e TV via cavo.

Un ruolo importante nel miglioramento del benessere di degenti, utenti e visitatori ha anche l’attenzione all’utilizzo della luce naturale, che illumina tutti gli spazi interni.

Altro punto di forza è l’efficientamento energetico che consentirà la riduzione dei consumi elettrici grazie all’utilizzo di un impianto di riscaldamento e climatizzazione di ultima generazione, insieme a infissi e rivestimenti esterni ad alto isolamento.

Dal punto di vista organizzativo l’ospedale si baserà su un modello per intensità di cura: i pazienti bisognosi di un’elevata intensità assistenziale saranno collocati nei due emicicli posti a nord, mentre l’emiciclo a sud sarà destinato ai posti letto a media e bassa intensità di cura.


«L’inaugurazione di oggi rappresenta un evento che segnerà la storia della nostra Azienda – sottolinea il Direttore Generale dell’ULSS 8 Berica Patrizia Simionato -. L’avvio, seppur parziale della nuova struttura ospedaliera, con un cronoprogramma di completa realizzazione entro il 2027, è la testimonianza tangibile di un continuo e costante impegno della Regione Veneto nell’investire in strutture ospedaliere innovative e, contestualmente, nel proseguire l’impegno di sviluppo delle strutture assistenziali del territorio. Ne è testimonianza la realizzazione della Casa della Comunità proprio in una area adiacente al nuovo ospedale per favorire il percorso assistenziale ospedale-territorio”

Investimento e tappe salienti

Il tutto con un investimento complessivo di 135 milioni di euro: 94 milioni con fondi pubblici e 41 milioni con fondi privati secondo la formula del progetto di finanza.

Già nei prossimi giorni inizierà la complessa fase di collaudo del primo stralcio, mentre proseguiranno in parallelo i lavori per la conclusione del secondo stralcio. 

Entro l’anno in corso è previsto l’ingresso dei primi pazienti nella nuova struttura, con l’attivazione al piano terra del nuovo Centro Dialisi, mentre al primo piano saranno trasferiti gli ambulatori della Breast Unit ed infine al secondo piano saranno attivati gli ambulatori specialistici di Cardiologia e Neurologia. 

Il trasferimento nel nuovo ospedale degli ambulatori della Breast Unit consentirà di liberare gli spazi nell’Ala Ovest del vecchio ospedale e di realizzare gli interventi edilizi necessari per l’attivazione della Casa della Comunità di Montecchio Maggiore.

Quest’ultima struttura, la cui natura è territoriale e che – come detto – sarà allocata in un’area adiacente all’ospedale, favorirà il percorso del paziente ospedale-territorio in una ottica di presa in carico complessiva del paziente stesso.

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