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Adunata Nazionale degli alpini: il piano sanitario

Adunata Nazionale degli alpini: il piano sanitario

In occasione della manifestazione saranno potenziate e riorganizzate le risorse dell’ospedale S. Bortolo e saranno allestiti 1 ospedale da campo e 4 posti medici avanzati oltre a 12 squadre itineranti a piedi. Fondamentale la collaborazione tra ULSS 8 Berica, Croce Rossa, Croce Verde e ANA.

È già stato definito in ogni aspetto il piano sanitario che garantirà l’assistenza medica durante l’Adunata Nazionale degli Alpini, messo a punto dall’ULSS 8 Berica in stretta collaborazione con l’ANA, la Croce Rossa, la Croce Verde, la Prefettura di Vicenza e il Comune di Vicenza.

Più in dettaglio, un primo aspetto strategico riguarda il potenziamento e la riorganizzazione delle risorse dell’ospedale San Bortolo, dove per l’intera durata della manifestazione sarà rafforzata la dotazione di medici, infermieri, tecnici e altro personale del comparto in numerosi reparti: Cardiologia, Neuroradiologia, Ortopedia, Pronto Soccorso, Rianimazione, Radiologia, Psichiatria e Psicologia. La stessa misura sarà inoltre estesa anche ai Pronto Soccorso di Arzignano e Valdagno, in ragione del pernottamento di molti partecipanti nei Comuni dell’Ovest Vicentino. Inoltre, tutti i presidi ospedalieri del territorio sono pronti a far fronte a eventuali maxi-emergenze attraverso il Piano Emergenza Massiccio Afflusso di Feriti (PEMAF) aziendale.

Al fine di liberare risorse di personale e posti letto per far fronte ad eventuali necessità, a ridosso delle giornate dell’adunata saranno favorite nei limiti del possibile le dimissioni dei pazienti ricoverati in queste Unità Operative e per la stessa logica nella giornata di venerdì 10 maggio è prevista una rimodulazione dell’attività di sala operatoria, evitando interventi chirurgici che necessitano di posto letto in terapia intensiva post-operatoria (TIPO), se non con carattere di urgenza.

In ragione della necessità di limitare l’afflusso di persone nelle giornate dell’Adunanza degli Alpini, il Centro Unico di Prenotazioni ha attivato, per le prestazioni ambulatoriali non urgenti, una serie di agende che interessano le sedi aziendali periferiche rispetto all’Ospedale San Bortolo. E’ inoltre previsto per le giornate del 10 ed 11 maggio lo stop alla libera professione.

La riduzione delle attività ambulatoriali risponde anche ad un’altra necessità: sebbene l’Ospedale di Vicenza non sia incluso nella zona a “traffico veicolare limitato”, è comunque verosimile che sarà più complesso raggiungere il S. Bortolo a causa dell’importante afflusso in Città e della poca disponibilità di aree di sosta (in quanto numerosi parcheggi della zona sono destinati come utilizzo a residenti e alpini). Per questa stessa ragione, le visite ai degenti non saranno sospese, tuttavia si suggerisce ai familiari di evitare le visite ai degenti nei giorni dell’adunata, se non in casi di particolare necessità.

Parallelamente alla riorganizzazione delle attività al San Bortolo, il piano sanitario dell’ULSS 8 Berica prevede l’attivazione di ulteriori strutture e servizi dedicati nelle giornate dell’Adunata. Più in dettaglio, dalle 16 di venerdì 10 maggio alle 20 di domenica 12 in Campo Marzo sarà allestito un ospedale da campo con 20 posti-letto gestito dall’ANA con proprio personale. Parallelamente saranno attivati 4 Posti Medici Avanzati (PMA): il primo con 10 posti letto nei locali della Fiera all’ingresso Ovest 2, il secondo e il terzo in tende fornite dalla Cri nazionale al Parco della Pace (dove sarà attiva anche una piazzola per l’atterraggio e il decollo degli elicotteri del Suem 118 Veneto) e al Foro Boario, con ulteriori 10 posti letto ciascuno, mentre il quarto PMA da 5 posti letto sarà attivo in via Torino nella sola giornata di domenica 12 maggio dalle 7 del mattino fino al termine della sfilata.

Sempre nella giornata di domenica sarà attiva una postazione del 118 con gli specialisti Nbcr dotati di maschere antigas, rilevatori di sostanze pericolose, sensori elettrochimici, pronti ad entrare in azione in caso di incidenti causati da agenti chimici, biologici, radiologici, nucleari, oltre alla presenza di una squadra del Nis, il nucleo-Suem specializzato nel fornire assistenza in caso di attentati o azioni ostili con armi.

Compito dei PMA – che vedranno impegnati medici e infermieri della Croce Rossa sarà stabilizzare i codici rossi e gialli prima del trasporto in ospedale di feriti e infortunati con le ambulanze del 118, e assistere direttamente sul posto i codici verdi e bianchi. A questo scopo in ciascun PMA sarà presente un’area rossa completa di tutte le dotazioni necessarie per le terapie salva-vita, un’area per le visite ai pazienti e un’area di osservazione.

E ancora, al fine di raggiungere tempestivamente eventuali pazienti anche in mezzo alla folla, di grande importanza sarà anche la presenza di 12 squadre itineranti a piedi (SAP) distribuite in vari settori del centro storico, formate da 2 fino a 4 volontari della Croce Rossa, della Croce Verde e dell’Ana, visibili da qualsiasi posizione grazie a una bandiera telescopica del 118, muniti di radio ricetrasmittente, teli porta-feriti, zaini con defibrillatore, materiale di rianimazione e prima medicazione.

Proprio la Centrale Operativa del 118 avrà il compito di raccogliere tutte le richieste di assistenza e organizzare gli interventi: a questo scopo anche per il SUEM è previsto un significativo potenziamento durante l’Adunata, con l’impiego di ben 33 operatori (2 medici, 20 infermieri e 11 autisti, mentre la dotazione di mezzi complessivamente dispiegati in Città e provincia prevedete 20 ambulanze e 3 automediche.

«È evidente che una manifestazione della portata dell’Adunata Nazionale degli Alpini – commenta la dott.ssa Patrizia Simionato, Direttore Generale dell’ULSS 8 Berica – richieda anche la predisposizione di un Piano Sanitario di alto profilo e un dispiegamento di risorse di grande rilievo. Voglio sottolineare che questo è stato possibile grazie all’eccellente collaborazione tra l’Azienda, l’Associazione Nazionale Alpini, i volontari della Croce Rossa e Croce Verde, oltre naturalmente alla Prefettura e al Comune di Vicenza: questo piano sanitario è un lavoro di squadra, così come sarà un lavoro di squadra la gestione dell’assistenza sanitaria durante la manifestazione».

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